Comitato Regionale

Emilia-Romagna

Ausl e Uisp per gli "Anziani fragili"

A Reggio Emilia la prima sperimentazione regionale del progetto con fisioterapisti e laureati in Scienze motorie che coinvolgerà 40 anziani nei sei distretti socio-sanitari della provincia

della redazione Uisp Reggio Emilia


REGGIO EMILIA - Ogni anno sono diverse migliaia gli anziani soggetti a cadute domestiche e di questi circa 700 vengono ricoverati per la rottura del femore. Le conseguenze sono spesso gravi e onerose per le famiglie e per il sistema sanitario nazionale. Per evitare questi gravi fenomeni il più delle volte sarebbe sufficiente un'educazione motoria adeguata dei soggetti a rischio. Il progetto regionale "Anziani fragili" messo in campo dal Dipartimento di sanità pubblica dell'Ausl, l'Arcispedale Santa Maria Nuova in collaborazione con la Uisp, si propone di ridurre l'incidenza delle cadute domestiche attraverso il recupero delle capacità motorie residue dell'anziano.

Sabato primo febbraio a Reggio Emilia partirà un ciclo formativo gratuito rivolto a insegnanti di educazione fisica, laureati in scienze motorie e fisioterapisti che nei prossimi mesi porterà all'attuazione del progetto. Il programma coinvolgerà sperimentalmente 40 anziani residenti nei sei distretti socio-sanitari della provincia ai quali verrà proposto gratuitamente un ciclo di sedute a domicilio da un'ora ciascuna con l'intervento di un fisioterapista e di un laureato in scienze motorie o diplomato Isef che proporranno esercizi mirati al recupero delle capacità fisiche.

È dimostrato infatti che tra gli anziani che fanno attività fisica il rischio di cadute scende notevolmente. Gli occhi della sanità regionale sono tutti puntati sulla provincia di Reggio Emilia dove, per la prima volta sul territorio dell'Emilia-Romagna, si prevede l'attuazione del progetto con l'intervento congiunto di fisioterapisti e operatori di associazioni di promozione sociale. "La fragilità dell'anziano non è solo fisico-motoria, ma anche sociale - fa sapere Evelyn Iotti, responsabile del progetto del comitato Uisp di Reggio Emilia -. L'intervento domiciliare di tecnici ed educatori specializzati ha una funzione ricreativa oltre che motoria che è comune in tutte le proposte Uisp per la terza età nelle quali l'obiettivo principale è contrastare il senso di abbandono che colpisce molti dei nostri anziani".